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al testo di Paolo Mazzocchini
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Signore e signori: è il Capocomico che vi parla. Eccoci, eccovi arrivati all’epilogo della faccenda. Tra poco voi si naufraga tutti insieme, giù, nel golfo mistico. Ahimè non vedo in voi ombra di dolorosa agnizione, coscienza della catastrofe o riconoscimento d’errore. Nemesi vi precipiterà ignari adolescenti che ancora si trastullano a danzare, allegri, sull’orlo della scena. Dato che al tempo stesso siete attori e spettatori del mio dramma, nessuna futura leggenda vivrà di voi, nessun pubblico ne trarrà giovamento. Peccato. Non ci sarà tempo né modo per un dignitoso congedo teatrale. Nessuna catarsi consolatoria: muta, semplice, fatale fine della Storia. Applaudite. |
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